Realizzazioni e progetti

Presentiamo alcune delle prime e più significative iniziative attuate da Germogli.  L’aggiornamento circa l’attività dell’associazione è pubblicato nel diario Germogliando.

GAV, progetto Centro Educativo Comunal “Semillas que crecen”

progetti_1Dal 2011 al 2013 Germogli collaborò intensamente con l’associazione peruviana GAV, Asociación Generadora de Alternativas y Vivencias, nella realizzazione del progetto Centro Educativo Comunal “Semillas que Crecen” nel centro poblado Pampa San José di Pativilca; zona, questa, caratterizzata da condizioni di disarticolazione della società e della famiglia, non adeguate alla crescita dignitosa della persona.

Questo progetto, che aveva praticamente assorbito interamente l’attività della nostra associazione, consisteva nella costruzione di un piccolo edificio ad un piano con una superficie di circa 121 m2, destinato ad ospitare attività di formazione scolastica e culturale non formale, collaterale all’insegnamento istituzionale, aperta alla comunità e intesa principalmente a migliorare, negli scolari, la capacità di lettura e di ragionamento logico, favorendo anche lo scambio culturale con insegnanti e genitori.

I costi di costruzione dell’edificio furono sostenuti quasi interamente da Germogli, col determinante contributo della Provincia Autonoma di Trento, mentre la parte progettuale e direzionale fu curata da GAV. Il 19 luglio 2013 l’edificio fu inaugurato ufficialmente e consegnato, per la gestione, all’istituto scolastico pubblico di Pampa S. José, nel cui ambito era stato costruito.

Carpe Diem, progetto “forno sociale”

Il programma di attività di Germogli per il 2014 si era incentrato sulla partecipazione al progetto “Pane, amore e … autonomia” ideato dall’Associazione di promozione sociale Carpe Diem, con sede a Gardolo di Trento, e consistente, tra l’altro, nell’acquisto di un forno forno“sociale” da mettere a disposizione di quanti cerchino, attraverso l’attività di panificazione in comune, occasione di incontro e socializzazione. Il progetto si rivolgeva soprattutto alle donne – di ogni provenienza e cultura – che si ritrovavano presso il centro creato e gestito dalla stessa associazione Carpe Diem nel sobborgo di Canova.

La consistente presenza – in questo sobborgo – di persone immigrate rendeva evidente, infatti, un forte bisogno di aggregazione e integrazione di tutta la comunità e in particolare delle donne, appunto, principali protagoniste della vita di quartiere. Secondo il progetto di Carpe Diem, l’attività di panificazione si presta con efficacia allo scopo perché implica momenti nei quali le persone possono preparare e cuocere il pane per le loro famiglie in uno spazio informale comune, favorendo la vicinanza tra gli abitanti del quartiere.

forno_2La partecipazione di Germogli al progetto si è realizzata attraverso l’acquisto, col sostanziale contributo del Comune di Trento, di un forno da pane di dimensione semi-industriale il cui utilizzo viene gestito da Carpe Diem con lo sviluppo del progetto in corso rinominato “Migola, anche le briciole sono pane”. Il forno sociale era stato installato presso la ”Casetta” di proprietà del Comune di Trento a Canova di Gardolo con inaugurazione il 31 gennaio 2015. Nel mazo 2019 la sede è stata spostata in locali più ampi e adatti allo scopo, a pochi passi dalla “Casetta”. Nell’occasione Germogli ha finanziato l’acquisto di nuove attrezzature che hanno reso più funzionale l’attività e più agevole il lavoro.

Col forno in funzione, una delle prime iniziative nell’ambito del progetto Migola ha riguardato la realizzazione di laboratori didattici per gli alunni delle scuole primaria e media di Gardolo. Di tali laboratori Carpe Diem ha curato l’organizzazione e lo svolgimento e Germogli ha collaborato all’impostazione e ne ha sostenuto il costo. Il forno è comunque sempre aperto alle scuole per iniziative a carattere didattico.

In generale il funzionamento del forno con il progetto Migola ha avuto un crescente seguito di partecipazione e di immagine, con presenze operative in varie manifestazioni, dal “Forno in Piazza” durante il Festival dell’Economia alla “festa della gentilezza” nel soborgo. Anche sul piano operativo un passo importante è stata la possibilità di produrre pane, pizze, biscotti su commessa di associazioni analoghe a Germogli o Carpe Diem.

Serramenti per l’asilo di Mbamba Bay

La proposta è venuta dai coniugi Rosanna Bosetti e Edo Morandini, entrambi soci di Germogli, che già da tempo erano impegnati personalmente nell’iniziativa: la costruzione di un asilo a Mbamba Bay, sul Lago Malawi in Tanzania del Sud.
Appassionati frequentatori della zona, Rosanna e Edo avevano avuto modo di conoscere i monaci benedettini dell’abazia di Hanga nonché – tramite loro ed in particolare tramite padre Kizito – la comunità che vi gravita attorno. Le abazie benedettine in quella regione costituiscono infatti veri e propri – e unici – centri di cultura e di sviluppo per i villaggi circostanti, ai quali danno strutture e servizi che lo stato stenta a dare: scuole, strade, dispensari per il primo soccorso, piccole centraline elettriche, piccole dighe per raccogliere l’acqua per irrigazione. Così, a Germogli è sembrata un’occasione coinvolgente partecipare ad una iniziativa pienamente coincidente con gli scopi statutari che privilegiano la solidarietà verso i minori in situazioni disagiate o senz’altro precarie. Lì, quella comunità di pescatori poverissimi aveva reso disponibile un terreno dove i monaci potessero costruire e gestire un asilo per 140 bambini. Ma oltre al terreno occorrevano naturalmente anche i mezzi finanziari per la costruzione ed è a questo “dettaglio” che hanno pensato Rosanna e Edo, sostenendo la stesura del progetto ed il reperimento dei fondi necessari. Al progetto, quindi, l’associazione ha deciso di collaborare sostenendo il costo per la realizzazione delle porte e delle finestre.

Altri successivi interventi

Aderendo all’iniziativa dell’associazione di volontariato Agape di Baselga di Pinè (TN), Germogli ha partecipato al finanziamento della spesa per l’acquisto di un motocoltivatore destinato a facilitare le attività agricole dei ragazzi disabili ospitati nella Casa San Danielito a San Luis, nella Regione Ancash nel nord-est del Perù. Successivamente ha poi erogato un contributo per l’arredamento del nuovo dormitorio.

Alla Pro Loco di Ancarano, frazione di Norcia devastata dal terremoto del 2016, è stato erogato un contributo, in gran parte frutto di una specifica raccolta fondi, a sostegno dei costi di costruzione e arredamento di un edificio destinato a fungere da centro di aggregazione polifunzionale rapidamente trasformabile in centro di accoglienza in caso di emergenza.

Pink, Persone in cammino: di questo progetto, ideato con Carpe Diem, Centro Astalli e associazione AMA, Germogli ha assunto la responsabilità come capofila, ottenendo un contributo dalla Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale e dal CSV nell’ambito del concorso Intrecci Possibili “Non solo rosa”. Il progetto consisteva nello sviluppo di spazi atti a favorire  l’incontro e l’instaurarsi di relazioni significative fra gli abitanti, a beneficio della comunità di Canova di Gardolo.

Altro intervento di Germogli è stata la partecipazione al progetto CaSolare, promosso e gestito dal  Centro Astalli e diretto a fornire alloggio e assistenza a quattro donne rifugiate. L’assistenza consisteva nell’intervento di un operatore specializzato per problemi di lavoro, di ricerca d’alloggio e di rapporti formali . Anche per questo contributo al Centro Astalli è stata fatta una specifica raccolta fondi.

Si è sostenuto il costo per l’acquisto di attrezzatura e materiali necessari alla creazione di un laboratorio di sartoria-stireria al Villaggio SOS di Trento, dove era stata rilevata l’opportunità/necessità di attivare laboratori interni, nei quali le ospiti possano svolgere piccoli lavori diretti alla produzione di oggetti o servizi ad uso interno o anche proponibili  all’esterno dietro adeguata remunerazione.

Un contributo è stato erogato per il mantenimento, per un anno, di un volontario di Operazione Colomba in Libano. L’impegno del volontario consisteva sia nel condividere – nel campo profughi di Tel Abbas – la quotidianità di alcune famiglie siriane profughe,  sia nel loro accompagnamento nei possibili corridoi umanitari per il trasferimento legale e in sicurezza in Italia. A questa iniziativa sono stati destinati anche i fondi raccolti  con la serata “Trento for Syria”.